La Prof. Rossana Cecchi, Ordinaria di Medicina Legale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e membro del Consiglio Direttivo Simla è stata invitata a relazionare, il 20 marzo us, sul contributo della medicina legale italiana al contrasto al femminicidio, in un’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
Il contributo della medicina-legale nella comprensione del fenomeno femminicidio

La Prof. Cecchi è partita dalla definizione medico-legale di femminicidio che, assieme al suo gruppo, ha proposto alla comunità internazionale nel 2022, inteso come l’omicidio di una donna perpetrato per il mancato riconoscimento del suo diritto all’autodeterminazione.
Ha, quindi, riferito di uno studio multicentrico da lei avviato, che ha coinvolto tutti gli istituti di medicina legale italiani, e che ha raccolto, secondo un protocollo condiviso, dati riguardanti autopsie su donne uccise. In particolare, relativi ai moventi, alle circostanze del delitto e alle lesioni inferte sui corpi delle vittime. L’obiettivo è stato di caratterizzare le differenze tra i femminicidi e gli omicidi di donna, in modo da poter fornire alle donne vittime di violenza una prognosi medico-legale basata su possibili campanelli di allarme e fattori di rischio.
A parere della Prof. Cecchi il contributo della medicina legale può dare risposta a quanto evidenziato nel Libro Bianco per la Formazione su violenza maschile contro le donne, pubblicato dal Ministero per le Pari Opportunità nel novembre 2024, ovverosia alla mancanza di una definizione condivisa sia a livello nazionale che internazionale e di dati omogenei sul movente e su ciò che caratterizzerebbe il femminicidio dagli omicidi di donna.
VIPROM e SIMLA
Molto interesse ha suscitato anche la sua partecipazione, assieme all’Associazione Italiana Donne Medico, l’Università e l’Azienda Ospedaliera di Parma, ad un progetto europeo, denominato VIPROM, che si occupa della formazione dei medici in tema di riconoscimento dei segni della violenza domestica, in un circuito virtuoso tra pari.
La Prof. Cecchi, in chiusura di intervento, si è fatta portavoce di una proposta della Società Italiana di Medicina Legale (SIMLA) dell’Istituzione di un Osservatorio Nazionale Medico-Legale Permanente sui Femminicidi per raccogliere – con una metodologia condivisa – i dati relativi a casi di omicidio di donna osservati presso le sale settorie delle università e delle Ausl per giungere ad una caratterizzazione omogenea del fenomeno.
Qui sotto potete vedere e ascoltare l’intero intervento della Prof.ssa Cecchi